Intorno alla metà degli anni sessanta Gianpaolo Venturi, figlio del fonditore industriale Paolo Venturi, decise di avviare una propria fonderia artistica. Esperto nell’arte della fusione e molto attento a quanto di nuovo esisteva in questo campo cominciò ben presto a interessarsi alla tecnica più innovativa comparsa in quegli anni: la fusione a cera persa in refrattario ceramico. Questa tecnologia proveniva dalla ricerca missilistica e aeronautica ed era stata sperimentata negli Stati Uniti per ottenere fusioni in acciaio di alta precisione.

Gianpaolo Venturi stabilì un contatto con il tecnico americano Marshal che si era trasferito in Francia e con lui fece le prime esperienze per adattare la tecnologia ceramica alla fusione artistica del bronzo. Messo a punto il procedimento fu brevettato con il tremine ‘Plycast Venturi System’. Con pochi collaboratori e pochi mezzi Gianpaolo Venturi cominciò a produrre fusioni in bronzo di alta qualità con una tecnologia sconosciuta in Italia. Il Primo passo era fatto, ma non fu facile trovare scultori che lo seguissero nella sua ricerca dandogli fiducia. Gianpaolo Venturi era un instancabile lavoratore ed era dotato di una forte carica umana con la quale riuscì a coinvolgere un primo nucleo di scultori nella sua ricerca artistica: Carlo Santachiara, Roberto Tirelli, Gian Carlo Marini, Valeriano Trubbiani, Nello Finotti, Renzo Mangonari risposero con entusiasmo alla proposta. Con loro nacque la ‘Multiscultura’ una collezione di multipli tirati in 55 esemplari di buona qualità artistica e che erano la testimonianza di una particolare qualità di fusione. La prima mostra della ‘Muliscultura’ fu nel 1971 al castello di Vignola (Mo). Nel 1972 la Venturi Arte partecipa alla fiera internazionale d’arte di Basilea. Continuando la propria proposta artistica attraverso molte fiere internazionali e organizzando mostre di scultura in gallerie private, Gianpaolo Venturi riuscì a far conoscere le proprie capacità nel mondo della scultura. In quegli anni artisti ed editori d’arte cercavano chi fosse in grado di garantire la qualità nella produzione di multipli in bronzo. La proposta qualitativa di Gianpaolo Venturi si incontrò con una esigenza già presente nel mondo dell’arte. Personalità quali Salvador Dalì, Fritz Wotruba, Miguel Berrocal e Paul Wunderlich diedero fiducia alla Venturi arte ed avviarono una proficua collaborazione che ben presto portò in tutto il mondo i bronzi con il marchio della fonderia. Parallelamente editori d’arte come Volker Huber (Germania), Euro Art (Vienna), Ernst Hilger (Vienna), Art Curial (Parigi) affidarono la loro produzione alla Fonderia Venturi che concluse gli anni settanta migliorando la propria organizzazione e conquistando fama internazionale.
Nel 1979 fu organizzata a Venezia, al Palazzo delle Prigioni Vecchie, una grande mostra didattico artistica con le opere e la spiegazione della tecnica utilizzata dalla Fonderia Venturi. Nello stesso anno Gianpaolo Venturi alla età di solo 39 anni fu strappato alla vita da una malattia improvvisa e inesorabile e lasciò un grande vuoto nel mondo dell’arte. La moglie Gabriella che aveva sempre lavorato al suo fianco prese allora con forza e coraggio la direzione della fonderia e con il valido aiuto della sua équipe di collaboratori e dipendenti e della sorella Tiziana superò il momento più difficile della storia propria e dell’azienda. La piena responsabilità data a Gabriella Venturi mise in risalto le sue doti di imprenditrice e infatti la fonderia proseguì il suo slancio migliorando costantemente l’organizzazione e la qualità. Il mondo dell’arte è sempre in movimento e le sue esigenze cambiano, cambiano le tendenze e le richieste del mercato. Così dopo il periodo di grande diffusione del multiplo e delle edizioni di scultura fu necessario trasformare la fonderia verso nuove capacità produttive. In questo contesto fu affrontata la produzione di grandi opere con un sistema nuovo che diede subito buoni risultati. 

Nel 1987 ha iniziato una collezione di complemento d’arredo in bronzo chiamata ‘Le forme del Fuoco’ e firmata per la maggioranza dallo scultore Gilbert Kruft. Questa collezione promossa e distribuita dalla Venturi arte è tuttora parte importante dell’attività della fonderia. Nei primi anni ’90, conclusi gli studi universitari, Giovanna e Roberta figlie di Gianpaolo e Gabriella, seguendo con naturalezza ed entusiasmo la strada tracciata dai genitori entrano nella direzione della fonderia con compiti specifici. Una caratteristica singolare e rara per il mondo delle fusioni è dunque la presenza femminile nella direzione dell’attività.

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